Qualcosa, in qualche momento.

Per tutti quelli che, fermandosi a contemplare il tramonto per quei cinque minuti da quando il sole inizia a toccare l'acqua a quando scompare completamente, sono riusciti, anche solo che per un attimo, a sentire il ribollire del mare all'orizzonte.
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lunedì 30 aprile 2007

Hacia El Pardo.



Questa si apre come una buona giornata, un giorno, per me, lavorativo in mezzo ad altri di festa. Si, effettivamente non faccio il ponte, ma questo é positivo gia' che con il lavoro di oggi si scandiscono meglio gli altri giorni di riposo (due a Madrid) e poi..qui dove sono, la parola "lavorare" forse é un po' grossa!

In effetti non ho fatto un gran resoconto sul dove siamo arrivati in questa "temporada" madrileña.
Parlare di me, effettivamente mi pesa un po'. Non lo faccio di persona e malgrado abbia iniziato a scrivere questo blog, non avevo una grande intenzione di farlo neppure qui, perlomeno non in forma di diario. Ma poi si sa: quando hai una finestra sul mondo e soprattutto quando il tuo solito mondo é un po' distante come nel mio caso..bene questo diario di bordo aveva avuto un suo inizio ma ora, a ben vedere é da dicembre che non lo aggiorno.

Lo faccio qui in due righe.

Mi sono licenziato dal lavoro precedente a fine gennaio. Avevo cercato di farlo prima ma si vede che alla Vaillant c'era poco personale, mi hanno chiesto di rimanere perlomeno fino alla fine di quel mese.
Ad inizio febbraio, per una decina di giorni sono tornato a casa, a Genova, poi sono ri-tornato in Spagna scalpitante e alla ricerca di un nuovo lavoro. Devo dire che ho passato piu' o meno 15 giorni a fare i colloqui piú spampanati, ma alla fine ho trovato un simpatico impiego proprio come quello che andavo auspicando da un po' di tempo: un posto dove non si facesse nulla, in un ufficio e vicino a casa.
Bene, lavoro alla France Telecom per una ditta esterna, nel mantenimento di una rete di stampanti a livello nazionale.. la presentazione potrebbe far pensare a qualcosa di pazzesco, ma il mio compito é quello di stare attaccato allo schermo di un computer (come ora) a vedere che tutte le stampanti da Bilbao fino a Cadice funzionino correttamente.
Adesso sono qui da due mesi e sembrerebbe che mi vogliano contrattare in modo indefinito (o cosi' dicono!)

Bene il lavoro é questo... ma, cosa di cui non avevo ancora parlato in questa sede.. mancano poco piú di 30 giorni al mio matrimonio, 32 per la precisione.
Bé so di non avere quei grandi lettori e so che tutti quelli che ogni tanto bazzicano per queste zone già lo sanno, ma..bé, diciamo, in un'epoca di rete globale, un annuncio ufficiale on-line a tutto il mondo (anche se poi si risolve in quelle 3 o 4 persone che a volte capitano nel blog)..bé mi sembra una cosa simpatica.

Matrimonio.. ancora non riesco ad immaginare bene quel giorno.. si, a volte l'ho sognato, ma, come di rigore, ho solo avuto incubi: che il testimone non arrivasse, che la mia futura moglie pensasse all'ultimo momento che per lei fosse meglio un altro, ma a parte l'immaginario notturno non sto avendo quelle grandi preoccupazioni; il tempo scorre placido verso il futuro e chissá cosa mai ci riserverá.
O meglio, qualcosa sembra essere certo: l'Italia.
Dovremmo tornare verso agosto, tanto da avere il tempo per prepararci a svernare senza grandi problemi, per il resto, malgrado un certo pessimismo endogeno, vedo tutto piuttosto ottimisticamente.

Per quanto riguarda il titolo del post, non ci saranno tanti a domandarsi i significati reconditi di quello che puo' voler dire, ma per quei pochi lo svelerò qui: El Pardo non è altro che una serie di collinette con prati, boschi e animaletti alle porte di Madrid, ed è il luogo dove tra un mese qualche prete mi chiederà di giurare qualcosa.

Detto questo... un saluto, che ho da lavorare!!!

mercoledì 4 aprile 2007

574.8 km/h

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