Per tutti quelli che, fermandosi a contemplare il tramonto per quei cinque minuti da quando il sole inizia a toccare l'acqua a quando scompare completamente, sono riusciti, anche solo che per un attimo, a sentire il ribollire del mare all'orizzonte.
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giovedì 26 luglio 2012

El Camino de Santiago Parte Sesta


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  El Camino de Santiago Parte Sesta

  Quinto giorno di viaggio
Sahagun - Astorga

17 giugno 2010 - Sahagun

Meseta tra Sahagun e Mansilla de las Mulas


L’indomani parto non prestissimo, verso le 8,30, ma mi sveglio alle 6,30. Prima mi sbarbo, faccio colazione sempre nel simpatico chiostro dell’albergue.
Mansilla de las Mulas
Ermita de la Virgen de Gracia
Mangio gli avanzi della cena, assieme a dolciumi e cose varie offerte dai buoni benedettini, ma me la prendo molto comoda. 
Prendo la bici ed esco nel fresco in tenuta invernale. Faccio pochi metri e mi fermo davanti alla chiesa per oliare un po’ la bicicletta, i cinguettii non erano gli uccellini della mattina.

Lasciata Sahagun al suo destino, faccio qualche chilometro nella meseta, incontro anche il buon vecchio hospitalero con la sua bicicletta in carbonio della Colnago, lo saluto, facciamo 2 chiacchiere e mi cade... ah, la bottiglietta di yogurt (non ricordavo bene). Mi fermo per fissarla e riparto dopo qualche minuto. L'hospitalero su 2 ruote è già scappato via. 
Prima di raggiungere León vedo alcuni paesetti, tra i quali El Burgo Ranero e Mansillas de las Mulas con le sue mura, le case con portici a palafitta ed i vari ponticelli sul fiume Esla.
Mura di Mansilla dlM
León è bella! Ci arrivo da una superstrada in estrema pendenza che percorro a velocità piuttosto sostenuta. Con Mario, mio fratello, che nel frattempo ha fatto più o meno il mio stesso tragitto, ma in treno, ci vediamo dalla cattedrale. Lui è dalle 5 di mattina che gira. A quell’ora, dice, c’erano 4 gradi, e non mi stupisce troppo, quando ho iniziato a pedalare, a Sahagun, era inverno. All'ora dell'appuntamento, però la temperatura si fa un po' più primaverile.
Leon
Facciamo qualche foto, lascio la bici in piazza, con lo zaino attaccato (intanto sembra spazzatura). Entriamo in chiesa e giriamo un po’ per la città cercando un posto per mangiare. Troviamo un ristorante vicino alla Casa de Botines (di Gaudì). Io mangio paella di primo e di secondo patate fritte di contorno ad un solomillo buonissimo e tenero, credo sia la carne più buona che abbia mai mangiato.
Casa de  Botines - Leon
Finito di mangiare giriamo un po’ per una città pulita ed ordinata, quasi iperborea, con i suoi tanti monumenti e le sue case risplendenti in un’atmosfera molto tersa e fresca. Decidiamo di vederci ad Astorga. Lui va col treno.
Cattedrale di Leon


Ad Astorga arrivo in tempi record, senza soffermarmi troppo sui paesi che sfrecciano all’indietro. Entrato nella cittadina decido di andare alla stazione, ma Mario è già arrivato e aspetta dalla cattedrale. Arrivo anche io. Faccio qualche giro, ma non lo vedo. Dopo un po’ spunta, era seduto poco distante. Giriamo un po' in cerca di un alloggiamento per non pellegrini ma per il momento non si trova. Nel frattempo, ci dirigiamo verso l’albergue municipale e, come dicevo prima, mi ritrovo una giapponese ed un’italiana in camera. Il posto è piuttosto spazioso con camerette piccole e confortevoli. Ha un bel terrazzamento sul retro, incastonato nelle mura della città, con vista sulla verde periferia di Astorga. L'hospitalero con cui ho a che fare pare essere un polacco, un po' suis generis, forse non così amato dagli altri che lavorano nell'albergue o almeno ho quell'idea. 
Astorga - Palazzo Vescovile
Alla fine per  mio fratello troviamo uno strano albergo gestito da monache che gli costa una trentina di €.
Per avere gli abitanti che ha (poco più di 10.000) Astorga ha dei bei monumenti. Una cattedrale gotico-barocca, il palazzo episcopale di Gaudì, resti romani, una bella cinta muraria ed un centro storico piuttosto ampio e ben tenuto.
Prima di mangiare giriamo un po'. Nella piazza del municipio hanno allestito un concerto. Malgrado abbiano una fisionomia da banda di rione, suonano piuttosto bene.
Mura di Astorga
Astorga - Cattedrale
Ecco, in questo momento hanno spento la luce (ricordo che sono nell’albergue di Portomarin e sono circa le 10,30 pm) vado avanti a scrivere con la torcia a dinamo… Ma per poco, dico solo che per cenare abbiamo girato parecchio ed abbiamo mangiato di nuovo carni varie, poi qualche timido giretto e a dormire, la notte non è fatta per i pellegrini! (Mario avrebbe potuto benissimo girare!) (Questo era il 17/06/10, domani cercherò di scrivere del giorno 18).

Albergue de Peregrinos - Astorga

(Continua nei prossimi giorni)

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1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

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07 aprile, 2013 12:52  

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